1. Due o più coincidenze fanno una certezza. Ed in materia di legami tra cooperazione (in primo luogo Legacoop), corruzione e “manovre” sugli appalti, di coincidenze ce ne sono ormai ben più di due. 2. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ricordo come al recente congresso nazionale di Legacoop la gran parte degli interventi facessero finta di non aver capito. Ricordo bene il gelo che ha accolto la dichiarazione del neopresidente Lusetti, quando ha detto che le coop debbono smetterla di dare soldi ai partiti, anche in forma legale. E ricordo la metà dei congressisti (sempre troppi!) a spellarsi invece le mani per applaudire il ministro Lupi, che parlava di “legalità” contro i No-Tav. Sappiamo com’è andata a finire (lo sapevamo già allora: proprio stamane mi è capitata per le mani una vecchia copertina del “Fatto quotidiano” di quasi un anno fa, che diceva “O Cantone, o Incalza”). Una chicca: il neopresidente di Legacoop Sicilia, al congresso, è stato capace di fare una dura ramanzina ai cooperatori laziali (per il caso “29 giugno”), senza riuscire a nominare la parola “Lampedusa”, dove le sue associate non hanno certo dato gran prova, nella gestione del locale campo di concentramento […]