Negli anni Settanta si credeva ancora di cambiare il mondo, guadagnando tempo tra volantinaggi, assemblee e manifestazioni. Di solito, o eri della Fgci, oppure extraparlamentare. Ma qualcuno si iscriveva direttamente al Partito come assessore. Non essendoci in Italia i corsi di marxismo-leninismo, si preparava a fare il funzionario studiando filosofia. Apparentemente Marx. Ma le sezioni “seguite” avevano l’impressione che fosse lo Stalin delle Grandi Purghe. Assai tempo dopo, il Partito scopre le primarie, che vengono vinte da una femminista e da un (ex) operaio. Ma poi chissà come, loro spariscono dalla lista, ed in Regione ci vai tu. Un assessore berlusconiano aveva commissariato per malefatte la più grande cooperativa sociale (pure berlusconiana). Poi sei arrivato tu, e le ispezioni non si son fatte più. E, per par condicio, hai dichiarato “profit” mezzo no profit. Come assessore al lavoro, sei stato il pupillo di Confindustria. Poi sei andato ai lavori pubblici, dedicandoti a ponti e strade. In una pausa tra Trieste e Roma, hai fatto il consulente d’impresa, visto che avevi finalmente imparato un mestiere. Ma ad ogni buon conto,per non morir di fame, hai fatto causa alla Regione, meglio un solido vitalizio da ex assessore, […]