Appunto; proviamo a vedere a che punto stiamo con l’evoluzione delle mirabolanti avventure siriane. Parrebbe che da un po’ di tempo nulla di particolare stia succedendo, che la calma quasi piatta sia il seguito dei bombardamenti (pardon, dello show) della coalizione e quella roboante impresa abbia sortito l’effetto di dare una solenne lezione ad Assad e ai suoi. Nel frattempo, invece, e nella quasi totale assenza di informazioni (informazioni si fa per dire..) sui media internazionali, le cose continuano a cambiare e a dare una prima bozza di quello che sara’ il futuro di questo Stato. Per dirne una, in questo periodo l’esercito siriano si e’ ripreso il campo profughi palestinese di Yarmuk che era diventato una delle roccaforti dell’Isis (e associati) a sud di Damasco e troppo vicino alla capitale per rimanere nelle mani dei terroristi. Dopo una serie di duri bombardamenti, e’ stato raggiunto un accordo e buona parte di quella gentaglia e’ stata fatta evacuare (qualcuno preferira’ il termine deportare), parte invece e’ stata integrata nelle truppe leali ad Assad. Per ora, perlatro, non si sente parlare del caso che avrebbe scatenato la reazione dell’occidente; il famoso attacco chimico che diventa sempre piu’ comico. E’ chiaro che […]