20 Giugno 2016

Grande è la confusione sotto il cielo, quindi (se ci fosse un punto di riferimento) la situazione potrebbe pure essere eccellente

Il Grande Timoniere, notoriamente, esprimeva questo semplice ma complesso concetto quando la dimensione della lotta politica aveva come riferimento il Partito. Di Classe, ovviamente. Oggi, per parafrasare qualcun altro: non c’è il partito, e non è neanche chiara la classe. Il modello mitico ancora prevalente era quello delle tute blu, nella versione “classe operaia” di granitica comunista memoria, oppure nella versione antagonistica  dell’ “operaio-massa” di scuola operaista. Ma, nel percorso evolutivo dal successivo “operaio-sociale” alle “moltitudini”, passando per “co.co.co” e “partite iva”, si è finiti con una macedonia di piccoli-imprenditori-di-sè-stessi, soprattutto guarda caso informatici, che poi – a guardar bene le professioni nelle liste – è la base sociale del M5S. A proposito di referente sociale di una formazione politica… Intanto la situazione si evolve, ed ormai “sinistra” e “destra” sono parole prive di senso, e la logica linguistica ne ha ancor meno. Altrimenti a che pro blaterare ormai, tanto sistematicamente quanto smidollatamente, di “centro-destra” vs. “centro-sinistra”? Come se non bastasse – lo insegnavano alle medie, un tempo – tagliare i due “centro” che tanto uno fratto l’altro fanno 0 su o? Mah! Oltre a scarso senso logico, si dimostra pure poca eleganza formale. In ogni caso, è vero: parlare […]