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UN CRIMINE MORALE INEMENDABILE

 

Il Ministro Alfano è stato assolto dal parlamento, ma i fatti restano, fatti che, a mio avviso, possono configurarsi come un crimine morale inemendabile, perché sono state colpite due vittime innocenti  che nessuno potrà risarcire per il torto subito e le sofferenze presenti e future.

 

Non riesco a togliermi dalla mente l’immagine di quella madre e di quella bambina nelle mani di un orco accecato dall’odio. Nemmeno il più efferato scrittore di gialli avrebbe potuto immaginare una situazione più crudele. Ma come deve essere fatto dentro un uomo che fa l’impossibile per impossessarsi della moglie  e della figlia del peggiore dei suoi nemici.  Impossessarsene a che fine, per farne cosa: domande che mettono i brividi. Per far soffrire il padre e godere del possesso più totale e indiscriminato dei suoi affetti più profondi, insostituibili. Per torturarli? Gli orchi lo fanno!

 

Ma come deve sentirsi adesso quel padre, quel marito, ridotto alla più miserabile delle impotenze? E il suo nemico?  Una complementarietà tragica unisce i loro destini. Cosa può esserci di più terribile, perversamente raffinato, a memoria d’uomo? Nessuno sembra aver pensato alla madre, nessuno sembra  pensare alla bambina. Miserabili talk show seminano miseria morale,  raffazzonate impunità, immonde discolpe. Si nascondono dietro intollerabili acrobazie mentali, ragion di stato, ragioni politiche da immondezzaio.

 

Tra chi sapeva, non sapeva, dice di non sapere, chi si chiama fuori, sembra non cogliere come quest’ultima sia la peggiore, la più infamante di tutte le accuse. Dietro la sofferenza di queste due vittime si intravede l’agitarsi di indescrivibili orrori, inenarrabili colpe, sordide, omertose connivenze. Strani personaggi si muovono dietro le quinte, vengono da improbabili luoghi, inaccertabili ruoli, con  complicità che non sveleranno mai. Come uno scontro tra giganti, mossi dalla molla  della vendetta,  dalle più vergognose delle perversioni, dal l’ impunibilità del potere più assoluto, dalla inscalfibilità di ogni vera onnipotenza.

 

Oggetti delle torpide fantasie dell’orco – che a suo piacere può attuare, quando e come vuole – vittime scarificali di poteri che antepongono a tutto il petrolio, il gas , i metalli preziosi, come possono sentirsi questa madre e questa bambina? Tutta la storia è troppo sporca, impastata di interessate bugie, inconfessabili  intereressi, gronda troppo putridume, perché possa essere perdonata.

 

E l’orco cosa sta facendo loro? In che gabbia le tiene? Come le interroga, le accusa? Ma, soprattutto,come starà godendo del suo pieno possesso su di loro,  della irrimarginabile ferita che ha inferto al suo peggiore nemico.

 

E noi  cosa possiamo fare ? Chiedere l’immediata, incondizionata liberazione di madre e figlia. Davvero crediamo che tutti i poteri forti che condannano questo esecrabile crimine etico-politico non abbiano la capacità, la forza,  per attaccare l’orco, annullarlo, seppellirlo sotto montagne di accuse, sanzioni economiche e penali, credibili minacce ?

 

Non permettiamo che la ragion di stato seppellisca le vite di una donna e una bambina  innocenti.

 

Palo Tranchina, psicologo analista, Firenze

 

tranteo@cosmos.it

 

1 Comment

  1. Carlo Danzi ha detto:

    Dai vagoni piombati siamo passati agli aerei privati.

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