Cronache della terza guerra mondiale. Il sogno di una notte di mezzo inverno
12 Febbraio 2019
Barricate di Torre: rassegna stampa, tra assenze, dissuasioni e distrazioni
17 Maggio 2021

Elvira Mujčić presenta “Consigli per essere un bravo immigrato”

#ivenerdidellacasadelpopolo
MEMORIA / STORIA ORALE / MIGRAZIONI / CHE FARE
Presentazione del libro “Consigli per essere un bravvo immigrato” (
Elliot Edizioni)

Venerdì 15 novembre ore 18.00 Casa del Popolo di Torre, via Carnaro 4, Pordenone

Interviene l’autrice Elvira Mujčić
Nata nel 1980 in Serbia, ha vissuto in Bosnia, in Croazia e infine a Roma, dove abita tuttora. Inter prete e traduttrice, ha pubblicato i libri ‘Al di là del caos’, ‘E se Fuad avesse avuto la dinamite?’, ‘Sarajevo: la storia di un piccolo tradimento’ e ‘La lingua di Ana’ per Infinito edizioni.

con
Gabriella Loebau (Rete Solidale Pordenone)

Michele Guerra (Max Stirner) attivista autore di “Le tigri delle gabbie invisibili” (Stampa Alternativa- 2018). Una recensione del libro di Michele Guerra https://pulplibri.it/ceci-nest-pas-un-vademecum/

+
Aperitivo

—————–
Parafrasando Lev Tolstoj: «Tutti gli immigrati felici si assomigliano fra loro, ogni immigrato infelice è infelice a suo modo». La scrittrice italobosniaca Elvira Mujčić, anche lei una rifugiata scappata dalla guerra nei Balcani, arrivata in Italia vent’anni prima, immagina un incontro tra lei e Ismail, un giovane originario del Gambia in attesa dello status di rifugiato, in cerca di una nuova collocazione sociale. Ne esce alla fine un incontro di civiltà. La ricerca di un comun denominatore, l’essere profughi, che appiana le differenze e accorcia le distanze. In un’intervista a Open.online la scrittrice spiega come le sia venuta l’ispirazione per questo libro, che racconta l’odissea dei rifugiati in una prospettiva inedita: «A un certo punto, pur avendo avuto un’esperienza di immigrazione in Italia, scopro l’esistenza delle commissioni territoriali. Vado ad approfondire di che cosa si tratta e mi rendo conto che un immigrato per avere un permesso, una protezione internazionale o un asilo deve raccontare la sua storia e deve poi rimettersi al giudizio della commissione la quale deciderà se la sua storia è vera, secondo criteri decisi dalla commissione stessa. Decideranno se è abbastanza compatibile con le idee già costruite di come dovrebbe essere. Mi è sembrato inoltre estremamente surreale il fatto che tutta la tua vita dipenda da come sai raccontarla e da come sai rispettare alcuni stereotipi che ti si chiede di assecondare se sei un immigrato». Fabio Poletti (Elvira Elvira Mujčić)

Il libro viene presentato lo stesso giorno agli studenti delle scuole superiori di Pordenone nell’ambito della rassegna de Il dialogo creativo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.