In Italia se ne parla ma non è ancora stato tradotto, a quanto so. Articoli sono apparsi, che sappia io su Pagina 99, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, etc., etc.. Non casualmente viene poi lodato nell’ultimo numero di Panorama.
La versione inglese di Le Capital au XXIe siècle, titolo originale in francese, si trova però in rete ed il link è il seguente:
http://resistir.info/livros/piketty_capital_in_the_21_century_2014.pdf
Thomas Piketty è un economista francese specializzato nello studio delle ineguaglianze. Il cuore del suo lavoro, frutto di 15 anni di ricerca, è il ruolo delle eredità nell’ accumulazione e mantenimento delle ricchezze. L’analisi / inchiesta di Piketty coinvolge venti paesi (tra cui l’Italia) nell’arco di due secoli.
In essenza la tesi dell’economista francese è che nell’attuale sistema economico la ricchezza ereditata terrà sempre più valore di quanto un individuo possa guadagnare nel corso di una vita, di qui la sua affermazione che il capitalismo è incompatibile con la democrazia a meno che i ricchi non paghino l’ 80 % di tasse.
Il libro è un best seller negli Stati Uniti dove probabilmente anche Obama lo ha letto o lo sta leggendo. È lodato dall’economista borghese, Premio Nobel, Paul Krugman che ha affermato che il libro “ cambia il quadro nel quale finora si sono condotte le battaglie di politica economica.” Qualcuno lo chiama il Karl Marx francese, dimenticando o non sapendo che Marx è per il superamento del capitalismo e fonda la teoria rivoluzionaria su un analisi scientifica della struttura economica, mentre Thomas Piketty è per la riforma del capitalismo utilizzando come strumento le tasse.
Comunque Le Capital au XXIe siècle merita di essere letto o sfogliato , magari evitando di comprarlo.
Francesco Cecchini