Appello
Nell’assemblea svoltasi presso l’Associazione Immigrati di Pordenone il 17 gennaio scorso, i richiedenti asilo presenti nella nostra zona hanno discusso in merito alla loro situazione e all’urgenza di una soluzione ai loro problemi. Nella nostra provincia attualmente i richiedenti asilo sono 160, e in grande maggioranza stanno ricevendo esito negativo alla loro richiesta di permesso di soggiorno. Questo significa che sono in procinto di entrare in condizione di clandestinità, non hanno alcun documento, non possono muoversi né in Italia né in Europa, non hanno soldi, possono solamente tornare al loro paese dopo essere stati salvati nel Mediterraneo.
I richiedenti asilo hanno raccontato e spiegato la loro situazione, e dopo ampio dibattito hanno avanzato alcune richieste compatibili con la situazione e comunque di possibile esito positivo.
Le richieste sono le seguenti e formulate in ordine di importanza:
1. rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari della durata di almeno un anno dal momento della sua erogazione a tutti i richiedenti asilo che hanno avuto risposta negativa dalla Commissione di Gorizia. Avrebbe costi molto limitati e le persone potrebbero così muoversi e cercare soluzioni di vita e lavoro qui o altrove. Sono persone fuggite da conflitti, se non da guerre e comunque da contesti di violenza e povertà;
2. richiesta all’ente che percepisce i fondi per l’accoglienza nel nostro territorio, di presentare ricorso avverso l’eventuale rifiuto, da parte della Commissione competente di Gorizia, del permesso di soggiorno ai richiedenti asilo che ne avevano fatto richiesta. Attraverso l’istituto del gratuito patrocinio, i costi non sarebbero eccessivi;
3. nel caso si negasse nuovamente un permesso di soggiorno di rifugiato o di protezione sussidiaria, si richiede in subordine che venga rilasciato almeno un permesso di soggiorno per motivi umanitari della validità minima di un anno;
4. in qualsiasi caso, si richiede di non costringere le persone attualmente ospitate in zona ad andarsene prima della fine dell’inverno, non avendo a disposizione alcun luogo dove andare. Anche la circolare del Ministero dell’Interno del 17/12/2014, prevede infatti la prosecuzione dell’emergenza (anche extra SPRAR) per tutto il 2015, equiparando di fatto i servizi di accoglienza ordinari e quelli straordinari;
5. sollecitiamo inoltre l’approvazione di una Legge Regionale sull’Immigrazione, possibilmente simile alla precedente e ottima legge 5; in tal modo, anche la Regione FVG, ormai fra le ultime in Italia, avrebbe una legislazione che preveda la possibilità di organizzare e curare la regia di tutto il sistema di accoglienza e integrazione, di concerto con il territorio. Si deve prender atto che siamo non in una fase di ennesima emergenza, ma di cambiamento epocale, in cui l’accoglienza dovrà diventare una prospettiva stabile.
Invitiamo a dare solidarietà e supporto alle richieste attraverso l’adesione al presente appello e a sostenere le iniziative che verranno decise per una soluzione il più possibile rapida. La condizione attuale dei richiedenti asilo è già di per sé pesante e in tempi brevi rischia di diventare drammatica. Invitiamo perciò tutte le realtà e i singoli a trovarsi:
> MERCOLEDì 28 ore 10.00, davanti al municipio, incontro con il sindaco
> GIOVEDì 29 ore 15.00, davanti alla Provincia in Corso Garibaldi
> VENERDì 30 ore 17.00 davanti alla Questura,
Adesioni:
Associazione Immigrati di Pordenone, Ghana Nationals Association Pordenone Branch, Associazione Il Mondo Tuareg, Associazione Ivoriani, Associazione Nigeriani, Associazione Burkinabé FVG, Women of Substance, Associazione Volontari Senegalesi “Diapalante”, Associazione Congo Telema, Associazione Camerunesi di Pordenone, Circolo “Thomas Sankara”, Associazione Volontari Solidali Maniaghesi, ARCI “Tina Merlin” di Montereale Valcellina, Cooperative Pordenonesi aderenti a Legacoopsociali, Circolo Libertario E. Zapata – PN, Iniziativa Libertaria di Pordenone, Rete Diritti di Cittadinanza FVG, Centro Ernesto Balducci di Zugliano, Coord. Prov. PN “L’Altra Europa con Tsipras”, Tenda per la Pace e i Diritti di Staranzano, Alternativa Libertaria/Fdca, ASSOPACE Palestina, Associazione Casa del Popolo di Torre-Pordenone