12 Luglio 2015

Oxigeno

Dunque ci siamo, la Grecia ha deciso e a larga maggioranza che le cure da cavallo a cui è stata sottoposta da parte della troika hanno rotto. Allo stesso tempo e contrariamente a quanto propinatoci dalla stampa “mainstream” internazionale, altrettanto chiaramente i greci ci hanno fatto sapere che se si dovesse arrivare ad una rottura con l’Europa e con l’euro, certamente non sarà per propria volontà. Ormai è passata una settimana dal referendum e si può pensare di poter azzardare qualche analisi sul suo risultato e sulle conseguenze che ne derivano. Una cosa perlomeno si può dire; il tentativo della parte più radicale dei fanatici sostenitori del cosiddetto libero mercato di sbarazzarsi del governo di Syriza è andato miseramente a monte. E già qui c’è di che festeggiare. Certo il “no” non ha risolto gli immensi problemi in cui l’economia (e l’intero paese) greca è immersa, ma Junker, la Merkel e soci stanno masticando ancora cattivo dovendo loro malgrado ingoiare un grosso rospo. Le loro minacce non hanno intimorito la popolazione greca e ciò può significare che episodi del genere potrebbero ripetersi anche altrove. Questo è il rischio più grosso a cui devono d’ora in avanti sottostare ed è per […]