Oggi ho ricevuto la seguente lettera dall’avvocato del candidato sindaco di centro(?)destra Alessandro Ciriani: Ho poche considerazioni da fare al proposito (anche per non togliare il mestiere all’avvocato cui chiederò di assumere la mia difesa). La prima è che in politica, in Italia, si usa la querela per tappare la bocca a chi ha qualcosa da obiettare. Un buon sistema, che possono permettersi solo quelli che hanno i soldi, a discapito di chi, anche avendo idee e coraggio, non abbiano risorse da spendere in avvocati. Men che meno in richieste di rimborso danni, come quella che i miei 25 lettori hanno appena letto sopra. Purtroppo, anche quando hai ragione, devi comunque spendere per far valere il tuo diritto democratico alla libertà di espressione. E’ un’ulteriore prova che i diritti, in una società divisa in classi, sono una variabile dipendente dai poteri “forti”. La seconda è che Ciriani, apparentemente fortissimo come candidato per la sua “trasversalità” e l’indubbia abilità (che spesso manca ai suoi timidi avversari di centrosinistra) ha un punto debole, sul quale è assai sensibile. Il suo tallone d’Achille sta nel suo passato, sul quale non mi pare abbia fatto autocritica. Ciriani è un neofascista non pentito, e preferisce […]