2 Marzo 2014

Ucraina e dintorni

Cosi’, per continuare quello che si diceva a proposito di controrivoluzione globale, fermandosi per ora all’Ucraina. Saluti da Bor, Sud Sudan. Bruno Tassan Viol – – – La storia si ripete, non c’e’ che dire. E’ passato piu’ di un secolo e mezzo, ma pare non sia cambiato niente da allora. Ne’ la regione in cui spirano i venti di Guerra, ne’ la sacra alleanza che si schiera contro il solito nemico. All’epoca l’Italia ancora non esisteva, almeno dal punto di vista politico, ma ci pensarono i Savoia a mandare le loro truppe a difendere, oltre che i luoghi sacri all’interno dell’impero ottomano, i propri futuri interessi. Insomma, Crimea allora, Crimea ora. Rispetto ai bei tempi andati, probabilmente chi ha, avra’, piu’ da rimetterci oggigiorno non sara’ la Russia, che comunque si gioca buona parte della credibilita’ politica, ma probabilmente incrementera’  (neppure ce ne fosse bisogno) quella militare. Direi che perdere la Crimea per la Russia sia fuori discussione, significherebbe perdere parecchia influenza sul Mar Nero e poi sul Mediterraneo. Alla Nato, invece, non basta ancora evidentemente la figuraccia rimediata qualche tempo fa quando aveva tentato un’operazione simile a quella attuale in Georgia con il risultato di uscirne con le […]