24 Agosto 2016

Che fare? (nel frattempo, c’è chi sfratta i pro-Tav)

In questi giorni mi sono capitate varie discussioni sulle prospettive politiche, con persone che stimo e talvolta sono state i riferimenti di una vita. Il punto di caduta, più o meno sempre, è sul “che fare?” di leniniana memoria. Si possono condividere tutte le scelte possibili, ma alla fine si cade lì: “mica vorrai fare andare al governo i grillini?”, “e poi cosa succederebbe?”; “ma sono autoritari!”; “sono razzisti!”; “sono come i fasci”; e così via. Per ora, mi limito a rispondere che peggio, di come quelli che ci governano da anni, non potrebbe fare nessuno. E non è un’iperbole: ormai il tessuto normativo costruito dalla Resistenza agli anni ’70 è stato dilacerato totalmente, come neanche il Berlusca. Intanto, “quelli”, “i barbari”, cose concrete le fanno, tipo cacciare la lobby dei “pro Tav” e far arrabbiare personaggi insopportabili come il fanatico sen. Esposito: http://www.controlacrisi.org/notizia/Ambiente/2016/8/23/47859-torino-chiara-appendino-sfratta-losservatorio-sitav/ Il collo di bottiglia in cui molti compagni si cacciano, in una logica tutta difensiva/conservatrice, è che bisogna scegliere il male minore, individuato alternativamente nel: Renzi-ultima-chance-della-“sinistra” (le virgolette ce le metto io, in attesa di cominciare a diffidare legalmente chiunque si proponga di accomunarmi con un bulletto del genere), oppure nel: “serve un Partito-Veramente-di-Sinistra”. A costo di […]