5 Dicembre 2013

Bentornato proporzionale!

La Corte Costituzionale ha esercitato, come fa dal 1956, la sua funzione di controllo sulla conformità alla Costituzione Repubblicana delle norme che i legislatori (con la minuscola) continuano ad emettere con un acume normativo pari a quello con il quale vengono confezionati gli hamburger di Merdonalds. Dal 1956: ci tengo, io e la C.C. abbiamo la stessa età, splendidi ultracinquantenni. Dal 1956: perché ci sono voluti otto lunghi anni, e la spinta del presidente Gronchi (democristiano, ma eletto anche con i voti dell’opposizione socialista e comunista) per far funzionare questo istituto di controllo costituzionale. Prima, si era permesso alla Corte di Cassazione, piena zeppa di giudici che avevano fatto carriera sotto il fascismo, di dichiarare che le norme costituzionali erano solo di principio: così, come se si fosse trattato di acqua fresca! Come sa chiunque abbia letto qualcosa di diritto costituzionale, la Corte omonima ha agito, soprattutto nei suoi primi decenni di vita, cancellando via via le norme liberticide del fascista Codice Penale del ministro Rocco, ed affermando i diritti civili ancora negati, a dispetto dei sacrifici della Resistenza antifascista e del testo della Costituzione. Il lavoro della Corte ci ha ieri restituito un pezzo di diritti politici fondamentali. In […]