13 Gennaio 2015

Tra Parigi e Clauzetto: superstizione (… ismo) può far rima con turismo? Il “Perdono di Clauzetto” visto dai socialisti dei primi del ‘900 (e dagli psichiatri positivisti).

Mentre il mondo assiste alla deriva fondamentalista – non solo islamica: di tagliagole ce n’è di ogni religione, ed Al Quaida è stata nello specifico una creatura degli “apprendisti stregoni” occidentali – qui da noi c’è qualcuno che si azzarda a riscoprire antiche superstizioni. Per attirare i turisti, oltre ai fanatici ed ai poveri illusi. Non c’è limite all’ignoranza, oltre che al cattivo gusto. E così i mass-media locali ci fanno sapere che verrà rispolverata la tradizione del “Perdono di Clauzetto”, con tanto di sacre reliquie e di miracolati.  Come se fosse una cosa “neutrale”, più o meno come favorire la nidificazione di cicogne e grifoni o lo sviluppare agriturismi ed alberghi diffusi. Beh, sarà il caso di fare un po’ di storia di questo capitolo non glorioso di “storia patria”, che ci ricorda i tempi bui dell’oscurantismo clericale succeduto alla repressione feroce dei fermenti evangelici e protestanti (che in Friuli ebbero un loro punto di forza, prima di essere estinti dai roghi e dagli annegamenti inquisitorii). E la cui repressione fu un capitolo della storia della costruzione dell’Italia moderna, passata anche attraverso la messa in crisi di episodi di sfruttamento clericale della credulità e del malessere popolare, come avveniva […]