C’e’ una parte della Siria che e’ spesso dimenticata e di cui si parla poco, eppure sara’ una delle zone di cui inevitabilmente si sentira’ parlare, indipendentemente dal fatto si passi attraverso le armi oppure si lasci spazio al dialogo e alla diplomazia. La strada che porta verso Deir Ez Zor appena si passa Hasaka e ci si dirige verso sud, smette di attraversare i campi coltivati a grano ormai raccolto dalla moltitudine di mietitrebbie che quest’anno hanno fatto un magro bottino e ai villaggi disseminati lungo l’arteria, per lasciare spazio ad orizzonti piu’ ampi. I terreni coltivabili si fanno sempre piu’ rari e un misto di sassi e sabbia prendono rapidamente il sopravvento. Piu’ ci si inoltra nel meridione della regione, piu’ sabbia si trova. Pare che questo ambiente non abbia nulla da offrire, tranne caldo e sete, ma e’ nelle sue profondita’ che si cela il suo segreto e la sua ricchezza; l’oro nero. Nonostante ormai da decenni si dica che l’era del petrolio sta per finire, che le energie alternative prenderanno il sopravvento, le pressioni che le lobbies delle enormi compagnie petrolifere fanno decidere sulle vere scelte che si fanno. Dunque, e ancora per un bel po’, […]