7 Settembre 2015

Anche a Pordenone una tappa della “Marcia delle donne e degli uomini scalzi” Venerdì 11 settembre ore 18, partenza da Parco Querini (di fronte Stazione FFSS) e arrivo al Ponte “Adamo ed Eva”.

Camminiamo, in fila, assieme ai richiedenti asilo presenti in città, scalzi, con sandali o ciabatte, portando ciascuna e ciascuno un fiore da gettare nelle acque del Noncello per ricordare sorelle e fratelli, anche bambini, morti. È arri­vato il momento di deci­dere da che parte stare ! È vero che non ci sono solu­zioni sem­plici e che ogni cosa in que­sto mondo è sem­pre più com­plessa. Ma per affron­tare i cam­bia­menti epo­cali della sto­ria è neces­sa­rio avere una posi­zione, sapere quali sono le prio­rità per poter pren­dere delle scelte. Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. Di chi ha biso­gno di met­tere il pro­prio corpo in peri­colo per poter spe­rare di vivere o di soprav­vi­vere. E’ dif­fi­cile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. Ma la migra­zione asso­luta richiede esat­ta­mente que­sto: spo­gliarsi com­ple­ta­mente della pro­pria iden­tità per poter spe­rare di tro­varne un’altra. Abban­do­nare tutto, met­tere il pro­prio corpo e quello dei tuoi figli den­tro ad una barca, ad un tir, ad un tun­nel e spe­rare che arrivi inte­gro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai biso­gno. Sono que­sti gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni pos­sono essere […]