Quando uno vive in un posto in cui la guerra e’ normalita’, si pone alcune domande. Dunque.. Continuiamo a farci del male, cosi’ diceva Nanni Moretti in uno dei suoi tanti film. E noi, che non siamo dei pirla, prendiamo il consiglio alla lettera. Non ci basta piu’ evidentemente essere governati da un branco di attori scalcagnati che recita un po’ a soggetto, un po’ a braccio e improvvisa senza averne le capacita’. Ora ci sono pure le pretese di assumere un ruolo di protagonista in un pezzo la cui sceneggiatura e’ scritta da un branco di avvoltoi il cui unico interesse e’ il proprio; indifferenti alle conseguenze che il loro copione puo’ produrre. Detto e ripetuto dell’imbecillita’ delle scelte di supportare acriticamente le politiche Nato in Ucraina senza calcolare la portata dei rischi a cui un’idiozia del genere ci espone, ora ci mettiamo pure a fornire armi ad una delle parti in conflitto in Iraq. Fantastico, ci immischiamo in questo modo diretto in uno dei casini piu’ grossi ( e mica ne mancano altri…) in circolazione. Fermiamoci comunque un attimo ancora sulla “crisi ucraina”; se fino ad ora i riflessi della cecita’ europea potevano essere limitati ad […]