31 Agosto 2014

LA CONDIZIONE PALESTINESE

LA CONDIZIONE PALESTINESE: SRADICAMENTO/RADICAMENTO   La terra di Palestina è l’oggetto di un antico desiderio di radicamento divenuto occupazione coloniale. E’ quindi uno sradicamento. E di uno sradicamento – quello dei palestinesi, gli scacciati e i rimasti in ogni modo umiliati –, che diventa richiesta e, paradossalmente, marcia per un vero radicamento. La storia sembra dialettica – dunque. Una dialettica tragica, però. Gli sradicati per eccellenza, gli ebrei, credono di essersi radicati nella loro Terra Promessa. Ma questo radicamento illusorio li rende più sradicati di prima. La dinamica storica ha fatto del moderno Stato d’Israele, perfettamente integrato nel capitalismo mondiale, un agente di sradicamento in quella stessa terra in cui i sionisti volevano finalmente radicarsi per sempre. La civiltà del capitale, infatti, è per eccellenza sradicatrice, essendo il suo orizzonte antropologico la merce e il denaro, il quale, come osserva Simmel, trasforma ogni fine in mezzo, ogni persona o cosa in una funzione di scambio. Dopo l’esperienza del viaggio in Palestina, mi è ritornata con più forza la meditazione di Simone Weil su radicamento/sradicamento del 1942 (L’enracinement, pubblicato per la prima volta da Camus nel 1949 presso Gallimard). La parte che a me più interessa è quella sullo sradicamento. Simone […]