13 Ottobre 2015

Non ci sarà pace finché non cessa l’occupazione israeliana della Palestina

di Marwan Barghouti L’attuale esplosione di violenza non è partita con l’uccisione dei due coloni israeliani. Ogni giorno palestinesi vengono uccisi, feriti, imprigionati. Ogni giorno il colonialismo progredisce, l’assedio del nostro popolo di Gaza continua, così come l’oppressione. Siccome molti oggi pensano che saremo annientati dalle possibili conseguenze di una nuova spirale di violenza, io voglio, come feci nel 2002, parlare della ragione di fondo: la negazione della libertà della Palestina. Qualcuno ha suggerito che il motivo per cui un accordo di pace non è stato raggiunto fosse la cattiva volontà del presidente Yasser Arafat e l’incapacità del presidente Mahmoud Abbas, ma invece entrambi erano pronti e disposti a siglare un trattato di pace. Il problema vero è che Israele ha preferito l’occupazione alla pace, e ha usato i negoziati come una cortina fumogena dietro la quale far avanzare il progetto coloniale. Tutti i governi del mondo lo sanno eppure tanti di loro pretendono che il ritorno alla ricetta fallimentare del passato possa produrre libertà e pace. Ma è stupido aspettarsi che facendo sempre le stesse cose si possano ottenere risultati diversi. Non ci possono essere negoziati senza un preciso impegno di Israele di ritirarsi del tutto dai Territori Palestinesi […]