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10 Marzo 2019

Cronache della terza guerra mondiale. Alla fiera dell’Est.

Oggi e’ sabato; secondo e ultimo giorno di riposo del fine settimana. Giorno di mercato, ogni volta che il tempo lo permette. E’piovuto ieri ed oggi il tempo e’ piu’ clemente, fa un certo caldino tipico della primavera che tra un mesetto, con la celebrazione del Newroz e del nuovo anno, iniziera’ ufficalmente. Di notte la temperatura e’ ancora fresca e vicina allo zero, ma per ora ci si gode il tepore di questo sole. Le strade sono piuttosto infangate, ma tutto sommato si cammina abbastanza bene senza necessariamente inzaccherarsi. Gli “espositori” non si fanno grossi problemi e fin dal primo mattino hanno distribuito la loro merce lungo una delle vie piu’ ampie della cittadina, anche se piuttosto decentrata dal suo cuore. La strada e’ asfaltata e chi ci riesce imbastisce la sua bancarella ai margini della via; chi arriva tardi, si arrangia coprendo la fanga con improvvisati teli di plastica. C’e’ persino qualcuno che si e’ organizzato una vera  e propria bancarella con tanto di banchetto. La strada e’ piena di gente che si guarda attorno per cercare di individuare il colpo della giornata, il vero affare da beccare al volo e l’attenzione e’ massima. Su questo tratto di […]
12 Febbraio 2019

Cronache della terza guerra mondiale. Il sogno di una notte di mezzo inverno

Scusate il parallelo davvero azzardato, ma a volte si esagera e si tende a pensare tutto sia possibile. Prima di andare a letto una mezza sigaretta in terrazzino dovrebbe conciliare il sonno.  Piove e a quest’ora ormai tutti si sono rintanati nel proprio alloggio. Dico alloggio in genere perche’ non tutti hanno il privilegio di dormire o ripararsi in una casa; purtroppo ci sono centinaia di migliaia di persone che questa opzione non ce l’hanno. Sono spesso da anni costretti a vivere in una tenda, in mezzo ad altre mille e mille persone che come loro combattono con il freddo e il fango d’inverno e con la polvere e il caldo torrido in estate, a mangiare e curarsi solo quando va bene. Che continuano a sperare di  potere tornare a casa loro, ad una vita traquilla, di normalita’ perduta; ma quella casa ormai non c’e’ piu’, al suo posto, rimane solo la  disperazione, il ricordo dello scorrere di giornate vissute tra il lavoro, la famiglia e quattro mura all’interno delle quali si ci possa ad una certa ora riparare. E nonostante tutto, sopravvive ancora una pallida speranza che si diluisce ogni giorno in piu’ passato nello squallore della misera quotidianita’ […]
1 Febbraio 2019

Cronache della terza guerra mondiale. Un orribile Tanf di guerra.

Eccoci, finalmente arriva alla ribalta nel magico mondo del potere, un’area che fino a ieri era rimasta fuori dal grande giro degli interessi e della notorieta’. L’attenzione dei media, ma solo dopo l’attentato a Manbij, si era riaccesa ultimamente e la Siria aveva gouto per un po’ di qulche riflettore. Le minacce turche, il ritiro degli Usa, qualche cosetta su Idlib, avevano risvegliato dal torpore qualche testata, ma Al Tanf era rimasta sempre fuori dall’attenzione dei piu’. Ora, secondo quanto si legge, gli Usa hanno dichiarato che le sue truppe non lasceranno la base al confine strategico tra Iraq, Siria e Giordania e nel mezzo di una vasta zona controllata dal Revolutionary Commando Army, l’ennesima trasformazione dell’ Esercito Libero Siriano e dei variegati gruppi che si raccolgono attorno ad esso. Per dirne una e per capire chi sono questi signori, uno dei loro comandanti e’ accusato di avere stuprato una ragazzina di 10 anni ospite di uno dei tanti campi di profughi che puntellano il paese. Con tanto di video che ha ripreso la piccante scenetta. Non pare nemmeno casuale che li’ vicino ci sia anche una delle ultime, praticamente l’ultima, enclaves occupate dall’Isis. Pare abbastanza certo che attraverso qualche […]
1 Febbraio 2019

Cronache della terza guerra mondiale. L’epifania tutte le feste si porta via.

Sempre ammesso che da queste parti le feste si siano celebrate. Per tutti, intendo; perche’ chi ne aveva la possibilita’, e quelli ci sono sempre, di sicuro l’ha fatto. In ogni caso, se prima di natale in Rojava la gente non era granche’ disposta a percepire il clima celebrativo e il timore di un imminente attacco da parte dei turchi direttamente o per interposta persona non lasciava molto spazio a sdolcinerie, con l’arrivo della befana qualsiasi speranza di festeggiare qualcosa e’ stata definitivamente persa. L’attentato suicida dell’altro giorno a Manbij ha immediatamente fatto capire che se qualcuno si illudeva che tutto fosse rientrato, si sbagliava di grosso. Se qualcosa del clima natalizio e’ rimasto, si tratta dei giochi di societa’ che da noi si basano su scenari di guerre immaginarie mentre qui si svolgono direttamente sul campo e nell’immediata realta’. Se nelle nostre case riscaldate i carri armati e soldatini sono di plastica, qui i primi sono corrazzati e si muovono con il classico rumore di cingoli mentre i secondi rischiano, e spesso perdono realmente, la pellaccia. Come continua ad accadere nel sud della regione del NES, dove cittadine come Hajin sono ufficialmente sotto il controllo delle truppe dell SDF […]