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Festa della vendemmia o ritrovo di nostalgici nazisti?

Al Sindaco di Porcia

Caro Stefano,

per impegni personali non ho potuto partecipare alla festa della vendemmia presso villa Dolfin.

Ho tuttavia ricevuto segnalazioni da parte di più persone che mi hanno raccontato dell’esposizione di armi da guerra e veicoli militari.
Un amico mi ha inoltre inviato queste inquietanti foto che fanno pensare più che ad una festa della vendemmia ad un ritrovo di nostalgici nazisti/fascisti.

Poiché mi parrebbe strano che tutto ciò fosse avvenuto all’insaputa della Proloco e dell’assessore comunale competente, ti chiedo di voler intervenire personalmente per prendere le distanze da quanto accaduto e far si che situazioni simili non abbiamo a riaccadere.

Cordialità

Vanni Tissino

 

FOTO 1vendemmia FOTO2 vendemmia FOTO3 vendemmia

2 Comments

  1. […] Gigi Bettoli su Festa della vendemmia o ritrovo di nostalgici nazisti? […]

  2. Gigi Bettoli ha detto:

    IL SINDACO DI PORCIA E LA SVASTICA

    Messaggero Veneto
    MERCOLEDÌ, 25 SETTEMBRE 2013
    Pagina 17 – Pordenone
    Svastica e divise naziste a Villa Dolfin

    Alla festa della vendemmia. Tissino: «Il Comune sapeva?». Pro loco amareggiata, il sindaco: «Chiederò agli organizzatori»

    Divise militari e richiami al nazifascismo alla Festa della vendemmia e delle associazioni di domenica scorsa a villa Dolfin a Porcia. È la denuncia dell’esponente di Sel Vanni Tissino, che si fa portavoce di chi si è sentito a disagio di fronte alla presenza di veicoli da guerra e figuranti con elmetto e divisa a un evento dedicato alle famiglie. «Più che alla Festa della vendemmia – ha commentato sarcastico Tissino – pareva di trovarsi a un ritrovo di nostalgici nazisti e fascisti». L’allestimento storico è stato curato dal sodalizio “Tergeste Historica”, gruppo nato a inizio anno nel capoluogo giuliano da alcuni appassionati del genere, tra cui diversi purliliesi, che si definisce apartitico, apolitico e aconfessionale. A turbare chi ha protestato, in particolare, è stata un’auto d’epoca col cofano coperto da una bandiera raffigurante una svastica. Il mezzo, pur addossato a una siepe, si trovava nei pressi dell’entrata al parco della villa ed era dunque ben visibile al pubblico. Interpellato al riguardo, il primo cittadino Stefano Turchet (cui Tissino si è rivolto chiedendogli di dissociarsi da quanto accaduto) ha dichiarato: «Non ho notato nulla. Mi sono soffermato a guardare l’auto d’epoca assieme al sindaco di Altavilla Vicentina (ospite a Porcia domenica scorsa, ndr) e la bandiera non c’era». Si tratta di simboli, sostiene il primo cittadino, in un certo senso “sdoganati”, al pari della falce e martello: «E’ stata una semplice rievocazione di un periodo storico, senza particolari richiami o intenti celebrativi. Personalmente non condivido, ma non lo ritengo un fatto grave, considerato il contesto: lo sarebbe stato se la svastica fosse comparsa in una piazza in occasione di un corteo, non in questo caso. Anche se, francamente, mi domando cosa c’entrasse una rievocazione militare con la Festa della vendemmia e ne chiederò conto agli organizzatori». Rammaricato dalla situazione e dalle proteste che ne sono seguite anche il presidente della Pro Porcia, Giuseppe Gaiarin, curatore dell’evento. «Mi dissocio da quanto accaduto – ha rimarcato amareggiato –. L’associazione triestina aveva chiesto al Comune il permesso di effettuare un servizio fotografico nel parco della villa alcuni giorni prima della Festa della vendemmia: ce li siamo praticamente ritrovati lì, con l’auto e tutto il resto. Ho peccato di superficialità: se avessi notato la bandiera, l’avrei fatta immediatamente rimuovere». Miroslava Pasquali

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