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Il kebab, i pensionati, il 2 agosto.

Indubbiamente il movimento basagliano dovrà chiedere scusa per alcuni suoi eccessi. La richiesta (ovviamente ideologica ed estremistica…) di inserire qualsiasi persona nella società, a prescindere dai suoi “difetti”, ha portato ad una sovrarappresentazione di idioti in politica.

Chiunque abbia da sproloquiare, ormai, è passato dai fumi dell’osteria ai comunicati stampa, e la diffusione di internet non aiuta. Come dire: invece di poterlo tacitare con un “tasi, mona!”, oggi basta aprire uno schermo od un giornale per vederselo lì a pontificare (il mona, of course).

Oggi i nazileghisti pordenonesi ce l’hanno su con l’idea di dar da mangiare kebab agli immigrati (al posto del salume, visto che “piatto freddo”, solitamente, quello significa). E stroligano sul fatto che i “nostri anziani” mangerebbero volentieri la pastasciutta.  I nazi de noantri, poveretti – obnubilati da indennità elettorali che permettono loro ogni larghezza (dagli investimenti in Tanzania alle lauree finte in Albania della famiglia Bossi… così, oltre che mone, i someia anca studiai – non sanno che molti tra i “nostri anziani”, se non vogliono limitarsi alla pasta e desiderano carne, trovano proprio nelle rivendite di kebab l’occasione per mangiarne, a basso prezzo. Ma la monoalimentazione da buvette, evidentemente, fa sfuggire ai bossidi ed ai maronidi questo particolare.

Infine, la coda dell’occhio ci è scivolata su un’altra notizia. Il 2 agosto è, oltre che l’anniversario della strage fascista di Stato di Bologna, anche la data simbolo dello sterminio degli zingari europei nei lager hitleriani (e non solo: vedasi gli ustasce croati, regnanti sotto un monarca di casa Savoia).

Come dire: anvedi che il nazi perde il pelo, ma non il vizio…

Caino

1 Comment

  1. Bene ha fatto Repubblica a sostenere e divulgare il film “Linea gialla” che narra la vita che avrebbe potuto avere la più piccola delle vittime, una bimba di 3 anni, PER NON DIMENTICARE, NEL CALDO AGOSTANO, PER NON CADERE IN RETORICHE CHE TOLGONO PATHOS A CIO’ CHE ACCADDE.
    E restano ancora aperti i problemi dei mandanti, ignoti, essendo stati considerati colpevoli materiali della strage Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, mancano gli indenizzi per le vittime, manca l’introduzione del reato di depistaggio e l’apertura ai documenti secretati in archivio, secondo Il Manifesto del 2 agosto.
    Per quanto riguarda la fine che Hitler fece fare agli zingari, è importante non dimenticare, come non dimenticare il piano globale nazista di dominio del mondo da parte della razza pura, e quanti vi credettero.

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