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La sinistra ed Israele

E’ un vecchio concetto di Carlo Marx, quello secondo cui “non può essere libero un popolo che opprime un altro popolo”.

Lui aveva in testa soprattutto la condizione del paese della Rivoluzione Industriale, quell’Inghilterra che garantiva un minimo (ma proprio un minimo…) di benessere alla propria classe operaia, mentre i propri eserciti schiavizzavano le popolazioni coloniali del più grande impero della storia mondiale. Una sorta di guerra tra i poveri: per tener buoni quelli domestici, se ne sfruttavano e massacravano molti di più altrove.

E’ la stessa cosa oggi: quella Teresa May che, nel portare fuori dall’Unione Europea l’Inghilterra – non ci riuscirà mica con la Scozia e l’Irlanda del Nord, riuscendo nel capolavoro di ritornare al suo staterello, medievale e preindustriale, al massimo col Galles –  pensa soprattutto all’abolizione di quel minimo (ancora un minimo) di diritti umani garantiti dall’Europa del vecchio, ed ormai superato da destra, compromesso tra sinistra socialdemocratica e democristiani conservatori. May che oggi dichiara che le bombe a Londra sono contro i paesi civili. Già: ed invece contro chi sono le bombe prodotte dagli stessi islamisti – creatura eccelsa delle guerre occidentali – e direttamente dai “civilizzatori”, a Kabul, a Bagdad, a Damasco, a Kobane ed a Dyarbadir, in Libia, Yemen, Somalia, ed altrove ancora?

Ed a Gaza ed in Cisgiordania? Già. Figuratevi se capita mai che si apra un telegiornale descrivendo la quotidiana cronaca dei massacri degli occupatori israeliani nei confronti dei palestinesi (mica sono persone civili!).

Israele: una potenza coloniale, costituita con coloni europei e nordamericani, alimentando poi l’immigrazione di ebrei del mondo arabo-islamico, attraverso le tante guerre coloniali architettate dal quel paese e dai suoi “padrini” occidentali, per destabilizzare quel gigantesco lago di idrocarburi che è il Medio Oriente. Israele, che ha duecento bombe atomiche e non ha firmato il trattato di non-proliferazione nucleare (ma ad Israele non si impongono sanzioni…). Israele, un paese dove il relativo benessere artificiale è garantito solo dal sostegno delle economie occidentali. Israele, lo stato più volte condannato dall’ONU per i suoi crimini internazionali. Israele, un paese fondato dai sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, che oggi ha un governo costituito in gran parte da esponenti di partiti fascisti e razzisti. Israele, “nostro alleato”.

E’ scandaloso assistere all’iniziativa che si terrà lunedì 27 marzo a Pordenone, dove ad un convegno dell’Associazione “Norberto Bobbio” viene invitato l’ambasciatore israeliano, come fosse un ospite qualsiasi.

Ognuno si sceglie gli amici che vuole: se preferisce razzisti e fascisti, affar suo. Siamo in un paese libero. Ma non si è liberi di spacciare merce contraffatta. Lo sanno anche le pietre che l’associazione intitolata al noto filosofo liberaldemocratico è l’alter ego del senatore Vic Sonego e dei promotori pordenonesi della “nuova DP” (che senso dell’ironia, per i dalemoni, usare la stessa sigla “Democrazia Proletaria”!). E questa sarebbe la “sinistra”? Dovrebbero essere arrestati per falso, e per diffamazione di chi dalla parte dei lavoratori (bianchi e neri) è rimasto, rifiutandosi di svendere le proprie idee sull’altare del liberismo più sanguinario.

Si vergognino, se sono ancora capaci di emozioni, dietro la loro scorza di opportunismo!

Gian Luigi Bettoli

4 Comments

  1. Francesco Cecchini ha detto:

    Condivido il concetto di Israele che colonizza la Palestina. Ricordo che esiste un altro paese che colonizza un’altro. Il Marocco che colonizza il Sahara Occidentale, che appartiene al popolo Sharawi,

  2. Gigi Bettoli ha detto:

    Carissima Imelde,
    pur confermando tutta la stima per il tuo impegno immutato come compagna e come antifascista, non posso che ribadire il mio dissenso riguardo ad un punto di non poco conto. Una cosa è il M5S, altra è la destra fascista. Continuare a confondere i due schieramenti è solo un atto regressivo di rimozione, che per altro sta commettendo (quasi) tutto il Pd, che continua a rifiutarsi di prendere atto della clamorosa, democratica e quasi plebiscitaria sconfitta del 4 dicembre scorso. Il popolo italiano ha respinto compatto, con un voto trasversale, il tentativo di eversione autoritaria dell’ordinamento costituzionale, e contemporaneamente ha bocciato la politica gravemente neoliberale ed antipopolare del governo Renzi.
    Sul M5S ha detto parole chiare e condivisibili Bersani (che, a differenza di Sonego, è una persona di sinistra, anche se non ho condiviso molte delle cose che ha detto e fatto finora). L’esistenza del M5S ha bloccato la deriva fascistoide avvenuta in altri paesi europei. E’ anche vero, inoltre, che il M5S ha occupato lo spazio di una sinistra autodissoltasi (nel liberismo del Pd, e nella disintegrazione settaria degli altri). Eppure le alternative ci sarebbero, a volerlo. Se l’esperienza di Siryza ha lasciato l’amaro in bocca, per il rapido cedimento del governo greco alle politica di destra europee (impersonate, però, anche da un “laburista” come Dijsselbloem, che per altro non si riesce a distinguere da un qualsiasi clericale reazionario)., il successo della Sinistra Verde olandese dimostra che una politica di unificazione tra comunisti, socialisti di sinistra e verdi ha più di qualche chances.

  3. CdP ha detto:

    Bene il nuovo giornale . Spero che non alimenti l’ennesima lite feroce tra la sinistra per la quale sinistra io ho fatto la staffetta e mio fratello il partigiano capo brigata nell’alto Vicentino.Ricordiamoci che i partigiani sono stati torturati, chiusi nei campi di sterminio e di Internamento. Che il nazifascismo ha scritto nel 1938 le leggi razziali. Ricordiamoci dei cinquanta milioni di morti di Hitler e di Mussolini. Dobbiamo unirci tutti, altrimenti offriamo l’italia ai grillini, alla destra di Salvini e di nuovo al fascismo, magari diverso, ma sempre cieco, violento e feroce soprattutto per la povera gente.
    Caro Gigi il 7 aprile presentano nella biblioteca di Marghera il mio libro “Cuore partigiano. La resistenza caccontata ai giovani”, Nuova Dimensione.
    Affettuosi saluti.
    Imelde Rosa Pellegrini

  4. andrea franchi ha detto:

    Condivido pienamente. Dopo aver passeggiato (si fa per dire) per le strade di Hebron non si è più quelli di prima. Lo Stato d’Israele (almeno nella forma attuale- ma ha il peccato originale dell’80% del popolo plestinese cacciato a viva forza nel ’48) è la peggior cosa che poteva toccare agli ebrei dopo la Shoah.
    Sonego – persino ahimé per un anno mi sembra mio alunno nel mio passaggio pordenonese negli anni Settanta! – è uno dei tanti politicanti di carriera in cerca di appoggi e prebende che infestano questo paese.
    Andrea Franchi

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