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JE SUIS CHARLIE – sabato presidio antifascista a Pordenone

Sabato 10 gennaio, ė stato indetto un presidio in piazzetta Cavour (Piazza Cavour, ore 16) per denunciare la deriva xenofoba e fascista che ha investito anche la nostra città e il Friuli, a cui Iniziativa Libertaria da la sua adesione.
L’apertura di una sede fascista di Casapound, sulla quale la stampa locale si è sprecata per disponibilità di spazio dedicato, e gli arresti di alcuni militanti friulani “ordinovisti”, pronti ad eseguire attentati e stragi contro civili inermi con l’intento di creare un clima di paura e destabilizzazione per favorire una svolta politica autoritaria e liberticida, sono solo i segnali più eclatanti di questa pericolosa deriva, che vede un’opinione pubblica ormai drogata da messaggi xenofobi e populisti ed incline ad atteggiamenti sempre più intolleranti e razzisti.

Oggi, apprendiamo dalla stampa la terribile notizia dell’attentato contro la redazione del Charlie Hebdo, “journal irresponsable”, ad opera di un gruppo di fanatici integralisti islamici. Un dramma orrendo, un attacco diretto alla libertà d’espressione e di stampa, oltre che una tragedia che è costata la vita a dodici persone.
Charlie Hebdo è un giornale di satira, espressione di una cultura libertaria che ha sempre respinto ogni tentativo di censura di chi vorrebbe una stampa addomesticata o ridotta al silenzio.

Questo vile attentato ci riporta alla memoria il periodo dello squadrismo fascista della fine anni venti e dei primi anni trenta, tanto rivendicato dai “bravi ragazzi” di Casapound, quando orde di fanatici nazionalisti chiudevano con il fuoco le redazioni di molti giornali socialisti e anarchici, uccidendo gli animatori di queste testate antifasciste.

Integralismo e fascismo sono la stessa schifezza!

Oggi noi ci dichiariamo in guerra contro tutti i fascismi e gli integralismi, e per questo, ad esempio, siamo al fianco dei partigiani del Rojava che si battono contro l’Isis e siamo stati a fianco dei giovani delle piazze delle primavere arabe che rivendicavano più libertà e piu giustizia sociale.

Il presidio di sabato 10 gennaio in piazzetta Cavour sarà un’importante occasione per ribadire, ancora una volta, il rifiuto di qualsiasi ideologia fascista, totalitaria e xenofoba, così come di tutti gli integralismi, sia quello di qualche califfo o imam, che quello dei fascio-leghisti e degli islamofobi.

Iniziativa Libertaria

3 Comments

  1. Gian Luigi Bettoli ha detto:

    Beh, non è che i giornalisti siano una categoria privilegiata. Al massimo, si distinguono in quelli che rischiano la pelle per le proprie idee, e quelli che stanno chiusi nei loro salotti, oppure fanno i corrispondenti dai terrazzi dei grandi alberghi, lontani dal pericolo (tipo il fazioso Pagliara da Gerusalemme). E’ ovvio che chi fa bene il suo mestiere rischia di più: come i quattro giornalisti triestini (Luchetta, Ota, D’Angelo e Hrovatin) uccisi in Bosnia e Somalia, l’ultimo insieme ad Ilaria Alpi. E non si trattava di islamici (nel caso degli assassini: a Mostar erano croato-cattolici, in Somalia magari erano pure islamici, ma quasi certamente al servizio di trafficanti e probabilmente agenti dei servizi “segreti” italiani).
    In ogni caso, se vogliamo andare indietro con il martirologio dei giornalisti italiani (tu hai citato giustamente Casalegno e Tobagi, assassinati da terroristi di sinistra) possiamo ricordare Piero Gobetti e Giovanni Amendola, due liberali di sinistra assassinati a bastonate dai fascisti negli anni ’20. Per continuare con Antonio Gramsci, direttore di vari giornali prima socialisti e poi comunisti, fatto morire di stenti in prigione dalla dittatura mussolinianana. E la lista può continuare a lungo.
    Ma, per tornare all’argomento iniziale, merita fare due considerazioni:
    a) la vicenda parigina puzza (terroristi superprofessionali che perdono una carta d’identità sulla scena del crimine? il “basista” che si rivela subito innocente?) di servizi segreti… che nel caso francese non sono mai stati secondi a nessuno;
    b) che, tanto per parlare di rapporti tra Occidente cristiano ed Islam, bisogna cominciare a ricordare che Osama bin Laden, i mujaheddin e poi i talebani, ecc. ecc., sono state creature prima di tutto dei governi Usa, Saudita e Pakistano. Non ce lo ricordiamo più, il Ripa di Meana che solidarizzava con gli islamici afgani impegnati a sterminare, uno per uno, gli insegnanti laici e comunisti in Afganistan?
    c) quanto all’oggi, l’appoggio reale della Turchia (componente insieme all’Italia della NATO) ai fondamentalisti islamici in Siria, in funzione antikurda, contro i miliziani laici e libertari del PKK e dei partigiani del Rojava, ci chiarisce bene come vanno le cose al mondo. Tanto propaganda antiislamica in funzione “securitaria” e razzista da noi; tanta violenza ovunque. La follia è pensare che la terza (o quarta?) guerra mondiale possa rimanere confinata lontano da casa nostra.

  2. Nomes.comis ha detto:

    Parlando di attentati a giornalisti in Italia, i primi nomi da fare sono quelli di Tobagi e Casalegno. O sono impronunciabili?

  3. Gigi Bettoli ha detto:

    ci fotte la guerra che armi non ha
    ci fotte la pace che ammazza qua e là
    ci fottono i preti i pope i mullah
    l’ONU, la NATO, la civiltà

    (CSI, Cupe vampe, a proposito di Sarajevo assediata)

    Dedicato ai giornalisti/disegnatori di Charlie Hebdo.
    Ed ai musulmani svedesi che si son visti bruciare più di 10 moschee dai nazi, ovviamente “Democratici (Svedesi)”. Ed ai popoli di Afganista, Pakistan, Iraq, Siria, Libano, Palestina, Libia, … “liberati” dai cristianissimi occidentali.
    Dai massacri delle guerre di religione del XVI e XVII secolo è nato l’ateismo. Pensiamoci.

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