Di male in peggio e al peggio purtroppo pare non esserci fine…….
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Odi d’agosto. Giustizia e altro al calore estivo

Dunque la decisione è stata presa; il dado è tratto, avrebbe detto qualcuno. C’è invece da stare ancora ben dritti con le antenne, il Rubicone è tutt’altro che attraversato; siamo ad una buona fase dell’approccio al guado, ecco. In ogni caso, la sentenza è stata emessa e già questo è un bel risultato, prendiamone atto perché non era proprio del tutto scontato. Perlomeno non lo era che fosse questa.

In teoria ora il nostro campione di salto ad ostacoli dovrebbe fare le valige, uscire, naturalmente entro i tempi tecnici previsti, dal Senato e ritirarsi per un annetto a casa sua. Ai lavori sociali, ma non si sente la necessità di un suo apporto al sociale, o, meglio, a casa a guardarsi le sue TV; chissà che tra un anno non decida che i suoi programmi fanno pure schifo.

Il problema è che non si sa proprio quando i suoi colleghi senatori prenderanno la decisione; già circolano frasi sibilline (da parte tra l’altro di uno di SEL) che ipotizzano tempi anche lunghi. Certo non è come ai tempi di Previti quando ci è voluto un po’ più del necessario prima di cacciarlo dallo scranno che indegnamente occupava; la maggioranza non dovrebbe avere grandi problemi a decidere a breve, ma si sa che il bene più prezioso della nostra povera patria pare essere questo governo rabberciato e dannoso. Letta jr, degno nipote di cotanto zio, non lo dice a chiare lettere, ma una soluzione di compromesso gli starebbe altro che bene.

Nel frattempo e con la sua solita (ultimamente) solerzia, il presidente della Repubblica si è sì premurato di dire che le decisioni della Corte devono essere rispettate, ma anche che le riforme della Giustizia devono essere fatte in tempi brevi. Non credo che per riforma si riferisse alla tempistica dei processi civili o al fatto che i tribunali sono congestionati da mille minchiate. Ho come la sensazione che parlasse delle riforme che lo stesso potenziale (purtroppo impossibilitato a causa dell’età a vestire la casacca a righe) galeotto, e prima di lui bei personaggi tipo Bettino e Gelli, chiede da tempo.

Vedremo come va avanti la telenovela, ma non perdiamola di vista che mi sa, e spero decisamente di sbagliarmi, ci riserverà ancora sorprese.

E poi, ve lo vedete il nostro novello Al Capone (pure quello condannato per evasione fiscale) ad organizzare le festicciole nel chiuso di una cella? Ve le immaginate le varie olgettine e affini come ne uscirebbero? Probabilmente rimpiangerebbero quei vecchi maiali tipo Fede e Mora, ma purtroppo ciò rimarrà solo nelle fantasie più recondite di noi deviati. E se davvero entrasse in cella e poi uscisse con un tatuaggio sul bicipite tipo I love Ruby?

Oddio, c’è di mezzo la richiesta di grazia e non è detto che pur di salvare questo inguardabile governo, ci sia in giro chi ci sta pensando; magari ricevendo un richiesta presentata con maggior rispetto delle forme.

Comunque sia, impagabile la scenetta dei sedicenti combattenti dell’esercito di silvio: nemmeno in grado di comprendere correttamente la lingua italiana. Il cambiamento di espressione tra il momento in cui avevano stracapito e quello in cui qualcuno ha loro detto che così non era, è stato uno spettacolo eccezionale. Grazie soldatini! La faccia stravolta poi della Santanchè. Il chirurgo estetico (chissà com’era prima…) deve aver usato solidi materiali per evitare che le saltassero gli innumerevoli punti che ha addosso durante la recita delle uniche frasi che avrà imparato a memoria (sicuramente con notevoli sforzi e mal di testa). È vero, ho goduto!

Ora Bondi minaccia la guerra civile; forse vorrà scriverci sopra un toccante poema, una poesia al dio Marte, chissà.

Di questi giorni anche un’altra buona notizia; la Russia ha deciso per un permesso temporaneo di asilo a Snowden. Non c’è da avere certo simpatia per personaggi come Putin, ma almeno quello non nasconde la mano dopo aver lanciato il sasso. La politica “estera” degli Usa è decisamente più dannosa di quella dei russi e la spacciano per democrazia. Una tale democrazia che qualche tempo fa ha ordinato di bloccare l’aereo del Presidente della Bolivia, Evo Morales, violando le leggi internazionali che tutti, compreso Italia, Francia, Spagna e Portogallo sarebbero tenuti a rispettare. Nessuno ha battuto ciglio; Bonino (ancora lei), ci sei? Boh, tace.

Vediamo adesso cosa dicono i nostri eroi di fronte alla richiesta di una delle condannate (in forma definitiva come il piccoletto con i capelli di kevlar) per il rapimento Abu Omar di riconoscere la grazia a tutto il gruppetto di simpatici spioni. D’altra parte, perché solo al responsabile della base e a loro no?

In Italia c’è stato di recente un trasporto piuttosto sospetto (ed illegale), partito sembra dalla Lucania, di materiale radioattivo che pare (con discreta possibilità che sia vero) passato anche da Aviano, colonia Usa in cui vivo. Di recente c’è stata anche una visita da parte di alcuni parlamentari di SEL alla base; il comandante italiano (responsabile ufficialmente della base) ci ha assicurato che tutti gli aerei che transitano da Aviano hanno un preciso piano di volo e che le autorità italiane sono sempre al corrente di tutti i dettagli di tale piano (con tanto di specifiche sul carico sia di materiali che umano). Vogliamo chiedere lumi al comandante sul piano di volo del velivolo che presumibilmente trasportava le scorie nucleari? Scusate, ma gli stessi parlamentari, e non solo, non hanno sentito parlare di questo traffico (ripeto, illegale)? Difficile ricevere informazioni di quel tipo? Ahhh, va bene.

La Fiat condannata a far partecipare la FIOM alla trattative e riunioni tra le parti. Non c’era bisogno di un genio per capire che non poteva che finire così; niente, quelli (ex) di Torino non si rassegnano e a dar loro manforte ci sono pure gli altri sindacati (quelli che hanno siglato un accordo separato). L’Alfa si può produrre ovunque dice marchionne; grazie al cazzo, ma fino ad oggi chi è che ha foraggiato la Fiat (e l’Alfa), noi o gli ovunque? E a quell’elegantone in maglioncino nessuno lo dice?

Tornando un momento al Mediterraneo e a quanto succede sull’altra sponda, pare che la cosa desti ben pochi interessi. Non per essere pedante e ripetitivo, ma c’è di che stare veramente su con le orecchie. La situazione è ben oltre il limite della gravità. Non solo Eigtto, ma Tunisia, Libia, Siria, Libano (e Israele inevitabilmente ci sta in mezzo), la stessa Giordania ma anche Algeria ed altri Paesi che mediterranei non sono ma sono strettamente collegati alle dinamiche di queste nazioni, rappresentano elementi di potenziale distruttività a causa delle rispettive complicate situazioni interne e dell’ignoranza totale con cui sono state gestite dall’esterno. Non è un caso che gli stati uniti abbiano chiuso in questi giorni le ambasciate di tutto il medio oriente e nord Africa.

L’unica che si è in qualche modo mossa è la ministro degli esteri della UE, una che di politica estera ne sa meno di un ripetente delle medie. Stiamo parlando di una zona che è un’autentica polveriera che non ci metterà molto a esplodere mentre l’unica risposta che l’occidente è in grado di dare è (sarà) bombardare. Un’area in cui ormai trafficanti di armi e droga la fanno da padroni e dove gli aiuti che arrivano (specie da Arabia Saudita e Qatar) sono tutto fuorchè disinteressati. Una situazione frutto della follia neocolonialista delle potenze reali (Usa) e nostalgiche di un passato a cui non si riesce a rinunciare (Francia e GB) a cui l’Italia si è accodata senza nemmeno fiatare e senza pensare che sarà la prima vittima di quelle scelte scellerate. Spero soltanto di non essere moderna Cassandra e che il futuro mi possa smentire.

Ma sta arrivando ferragosto e le previsioni meteo sono le notizie più attese; se si pensa poi che c’è il solito bontempone che ci assicura che si intravede la luce in fondo al tunnel (è dal 2008 che ce lo garantiscono), il problema dov’è?

Bruno Tassan Viol

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