L’Unione Europea e gli Usa condannano il violento distacco del Kossovo dalla Serbia, ad opera di un regime di tagliagole, integralisti islamici e spacciatori internazionali di droga.
La Nato bombarda l’Ucraina, che rifiuta la legittima indipendenza della Crimea.
Napolitano (non è mai troppo tardi, sono passati solo 58 anni dall’invasione sovietica dell’Ungheria) condanna il violento intervento del Patto di Varsavia contro il regime comunista riformista di Budapest.
Renzi decide di adottare il sistema elettorale russo in Italia. Tanto, peggio di quello che propone lui non può umanamente essere.
Berlusconi, purtroppo, non è al governo, altrimenti manderebbe le truppe di nuovo in Crimea. Questa volta in appoggio all’amico Putin.
Vallanzasca, ingiustamente ristretto in galera, viene trionfalmente candidato per protesta alla testa di Forza Italia. O del Pd, tanto lui – dopo decenni di galera – non dovrebbe farci più caso alla differenza. Figurarsi noi…
La Corte Costituzionale, quella di Cassazione ed il Consiglio di Stato, d’ora in poi, sciolgono i Consigli Regionali ed i Parlamenti eletti contra legem entro sei mesi. Chiedendo scusa per i quattro anni di illegalità commessi in Lombardia, Piemonte ed Italia.
Riina e Provenzano no, non si candidano. Loro al massimo decidono quali burattini agitare sulla scena politica. Almeno i due non perdono troppo tempo per abbindolare gli ingenui. E quando debbono trattare, trattano sul sodo.
Caino