Io non sarei riuscita a pensare, neppure seduta sul water in una giornata di stitichezza….
Io non sarei riuscita a pensare, neppure seduta sul water in una giornata di ostinata stitichezza, di cui peraltro non soffro, di far scegliere il pronto soccorso fra quelli regionali, distanti anche chilometri e chilometri, via cellulare, peraltro moderno, alla popolazione del Fvg grazie ad un programma App, come da nuova pensata dell’assessore M.S. Telesca, mai eletta dalla gente. Ma questo si legge, ahimè, sul Messaggero Veneto del 24/11/2014, regalatomi subito, in questo caso, visto il mio interesse per l’argomento, prima della sera inoltrata, da un’esercente angosciata, che mi spiegava che Lei non sarebbe mai riuscita a fare una cosa del genere. Ma si immagina detto Assessore, con i nostri soldi pagato, un infartuato, uno che soffre di dolori fortissimi all’addome od ai reni, od uno che si è fratturato qualcosa, un anziano… che si mette a utilizzare il cell o l’iPad, ammesso li abbia, per scegliere un pronto soccorso? E se il p.s. mezzo vuoto si trovasse a Trieste e la persona abita a Tarvisio? Non sarebbe più utile a tutti lasciar aperti e funzionanti i ps di Gemona e Cividale 24h su 24h? E le ambulanze dove si dovrebbero recare? Ed il problema del trasporto come lo risolverebbe l’assessore? Io credo, francamente, che i medici dovrebbero chiarire qualcosa all’amministrativa Telesca, prima che sanità e salute in fvg. affossino insieme. Inoltre è duro constatare come si taglino, all’urlo non vi è più denaro, servizi essenziali e si paghi l’Insiel per servizi di questo genere, senza volerne a nessuno, naturalmente, ma sulla base della politica della buona massaia. Aggiungo poi che mi è parso che si stia iniziando a smantellare l’ospedale di Gemona, pure confortevole ed a misura d’uomo anche negli spazi d’attesa ambulatoriali, spostando i medici sempre più a Tolmezzo, e senza capire quali alternative si propongano ai pazienti. Pura sensazione o realtà? Laura Matelda Puppini, socia Codacons e Cittadinanzattiva.