Europe assistence
2 Settembre 2015
Ankara
13 Ottobre 2015

Ci sono o non ci sono?

É arrivato l’Autunno..

Come per ogni cambio di stagione, arriva anche la solita informazione (si fa per dire, certo) sulle bombe o non bombe (come diceva un Venditti di annata) nucleari stoccate ad Aviano.

Ormai nemmeno si finge più che non ci siano, a stabilirne la presenza manca solo l’ufficialità che però non può essere data. Ora, e non è una novità, la questione è la loro “modernizzazione” ove tale termine significa solo che quelle presenti (ufficiosamente, non sia mai..) stanno per divenire obsolete e che il loro potenziale deve essere aumentato e, soprattutto, pare debbano essere messe in maggiore sicurezza. Ah! Allora fino ad oggi, sempre se ci sono, non sono stoccate adeguatamente e dunque potenzialmente pericolose. Oddio, sulla pericolosità di un ordigno nucleare non ci sarebbe nulla da scoprire, ma stabilire che quelle bombe devono essere custodite meglio, significa ammettere che fino ad oggi non lo sono state. Una figata! Senza contare che in un periodo in cui il nemico pubblico identificato è il terrorismo, avere per vicino una base statunitense in cui le atomiche vengono custodite, non dà il massimo della garanzia di vita tranquilla. Se poi volessimo anche valutare il casino totale derivato dalle “politiche” soprattutto della Nato (vedi per esempio l’aggressività nei confronti della Russia), Aviano non sarebbe un bersaglio solo per i fanatici dell’Isis. I casi di malintesi tra le potenze nucleari che hanno portato a sfiorare l’incidente nucleare sono parecchi come sono parecchie le teste di cazzo tra i comandanti di alto grado che vedono nell’uso del nucleare una potenziale risorsa militare (altrimenti perchè la costruirebbero, poi..).

Comunque sia, sarebbe anche il momento di chiedere che sulla questione venga fatta un po’ di chiarezza, partendo dalla richiesta, da parte di chi ne ha l’autorità (e soprattutto il dovere), a chi ne ha competenza di cominciare a dare una prima risposta. I primi soggetti (autorità) sono, e nell’ordine, i Sindaci dei Comuni interessati dalla presenza della base e (perlomeno) quelli dell’area attigua, i Presidenti di Provincia, il Presidente della Regione. Coloro ai quali chiedere notizie, sono il Ministro della Difesa, il Ministro degli Esteri, il comandante di Stato Maggiore della Difesa, il Ministro degli Esteri e infine, in qualità di Garante della Costituzione, il Presidente della Repubblica. Fino a prova contraria, la Costituzione Italiana proibisce la presenza di qualsiasi ordigno nucleare sul territorio della Repubblica; ora sarebbe il caso di sapere (e non c’è segreto di stato che tenga) se queste bombe ci sono o meno e se sì, attraverso quali accordi.

Ormai circa un paio di anni orsono, una delegazione di Parlamentari ha fatto visita alla base con il compito di raccogliere informazioni in merito alla presenza delle atomiche ad Aviano; io li avevo accompagnati. Posso dire che la visita, almeno dal mio modesto punto di vista, è risultata una specie di passeggiata durante la quale i responsabili italiani (il comando della base sarebbe, con l’obbligo del condizionale, italiano) e statunitensi ci hanno di fatto mostrato le loro meraviglie tecnologiche, tipo la torre di controllo, un F16, la velocità di reazione della squadra dei loro pompieri e altre leccornie. Ma di bombe non si è proprio parlato.

È vero che è stata organizzata una serata, un dibattito, in cui il problema è stato affrontato, ma la cosa poi non ha avuto alcun seguito. Bene, anzi male, a questo punto l’idea sarebbe quella di lanciare una petizione attraverso una delle piattaforme disponibili, tipo Change.org o qualcosa del genere. Non so, forse è una cazzata, ma a questo punto, se la cosa avesse il successo auspicato e potenzialmente raggiungibile, forse riuscirebbe ad ottenere il rumore necessario per poterne parlare più ampiamente. Forse, ma magari ci proviamo.

Se qualcuno dovesse avere altre idee o suggerimenti, i padiglioni auricolari sono spalancati.

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