21 Maggio 2017

La capra e i cavoli della ministra Pinotti

La capra e i cavoli della ministra Pinotti. Si è da poco tenuto a Treviso il raduno nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, la più partecipata e conosciuta associazione combattentistica italiana. Sono anni che gli alpini congedati rinnovano ad ogni occasione ufficiale il loro favore e fervore per una reintroduzione dell’obbligo militare. Questo per le ragioni più disparate tra cui la nostalgia per l’inquadramento che faceva “diventare uomini” e certamente anche la preoccupazione per l’inesorabile emorragia di iscritti da quando la truppa è stata professionalizzata. Ma mentre la base alpina pensa alla reintroduzione della naja così com’era, la posizione dell’Ana, gestita da ex alti ufficiali organici allo stato di fatto, è molto più annacquata e presta il fianco al cerchiobottismo della ministra Pinotti. Per entrare nel merito del dibattito che annualmente si rinnova sulla questione dell’eventuale reintroduzione dell’obbligo militare vale la pena partire dalle dichiarazioni che la stessa Pinotti e il Capo di Stato Maggiore Claudio Graziano hanno rilasciato a margine della kermesse alpina: “…Per le missioni internazionali, abbiamo bisogno di militari professionalmente preparati e qui la leva obbligatoria non sarebbe lo strumento più idoneo. Ma l’idea di riproporre a tutti i giovani e alle giovani di questo Paese un momento unificante, […]