Non mi era ancora capitato di andare a Kobane fino ad ora. La citta’ simbolo della resistenza contro i fanatici barboni dell’Isis, che ha meritato I titoli dei principali media internazionali e dove i combattenti e civili kurdi hanno perso centinaia di compagni riuscendo a respingere l’attacco di quei criminali mantenendo vivo il principio e il metodo di governo a cui il movimento si ispira. Kobane, citta’ ferita non solo nei suoi abitanti, ma anche nella sua stessa struttura, bombardata senza pieta’, ma che perlomeno si e’ risparimata la sorte capitata a Raqqa di essere presa di mira dalle bombe degli aerei. Questo ha fatto probabilmente la differenza tra il livello di distruzione tra l’una e l’altra citta’. Sono passati mesi ormai da quando quell’orribile bestiario umano e’ stato ricacciato e la Siria, quasi tutta, si e’ liberata dalla maggior parte di questa gentaglia. L’intera Siria, intendo, non solo la parte ad oriente dell’Eufrate. Ci si dimentica spesso che se da una parte la coalizione ha sconfitto l’Isis, dall’altra e’ successa la stessa cosa grazie ad altri combattenti che hanno ottenuto lo stesso risultato. Con la differenza che buona parte dei “coalizzati” sono gli stessi soggetti che hanno generosamente finanziato […]