Era una delle nostre più fedeli ed antiche socie. Lei, che era stata la figlia maggiore di Ilario, il primo presidente della Casa del Popolo di Torre. Nel 1919 tutto il mondo si agitava per la Rivoluzione. Nel frattempo, da muratore socialista con i piedi per terra, Ilario Da Corte aveva giudicato che intanto non era vano costituire la Società (poi Associazione) della Casa del Popolo e comprare il terreno su cui, partendo dieci anni prima, era stata autocostruita la sede dalla Lega operaia del quartiere. Così, con la loro cautela, Ilario e gli altri misero in sicurezza l’edificio ed il suo patrimonio politico, sindacale e culturale, che ormai ha superato in piena salute il secolo. Ma non è una storia tutta al maschile, come potrebbe sembrare leggendo, ancor oggi, l’elenco dei fondatori in quegli anni difficili. In questa come nelle altre famiglie operaie sindacalizzate di Torre, alla militanza dei padri corrispondeva quella sindacale di fabbrica delle madri, operaie tessili spesso “più a sinistra” dei mariti, e poi, a partire dagli anni della clandestinità e della Resistenza antifascista, anche delle giovani figlie, trascinate dall’esempio nella militanza comunista clandestina. Delle tre ragazze, Rita è sempre stata la più riservata, dedita al […]