Chiariamo subito un concetto; il bombardamento dell’altra notte è un atto di assurda prevaricazione e di totale illegalità che va contro tutti i principi delle leggi internazionali i cui autori dovrebbero essere processati dinnanzi agli appositi tribunali. Detto ciò, era un po’ nell’aria; un po’ perchè Trump aveva detto che avrebbe lasciato la Siria, e dunque ci si aspettava il contrario. Un po’ perchè questo attacco scellerato conviene per risolvere alcuni problemi a molti degli attori del gran casino in cui si trova sprofondata la Siria. Primi, gli Usa stessi, impantanati in una situazione da cui non riescono a districarsi con un minimo di razionalità e nella totale assenza di una strategia; poi i turchi che in qualche modo devono un po’ ricucire i loro rapporti con Washington, e per altri motivi che vedremo più avanti, senza esporsi troppo. Poi i francesi, che non si danno pace e cercano disperatamente di ritagliarsi uno spazio da protagonisti, un po’ come ai tempi della Libia, in un mondo in cui ormai quegli spazi sono abbondantemente occupati da altri soggetti; molto a Israele, anche se Tel Aviv vorrebbe molto di più, per cui gli obiettivi centrati (iraniani ed hezbollah) sono esattamente quelli che […]