Cerchiamo di inquadrare brevemente il concetto di sicurezza, perché tante sono in realtà le (in)sicurezze: alimentare, sociale, domestica, sanitaria, stradale, sul lavoro, nei luoghi pubblici…Tante sono le possibili declinazioni quanti sono i contesti dove la nostra incolumità, la nostra stessa esistenza può essere compromessa. Ma le nostre paure, rispetto al tema generale della sicurezza, molto raramente sono fondate su dati statistici, sulla concretezza materiale e reale del rischio. Molto spesso le nostre paure sono fondate sulla percezione della minaccia e questa percezione viene principalmente formata non da istituti di statistica ma da due entità che potremmo comunque definire “autorevoli”: governi e media mainstream. Sono appunto queste due entità che, sulla base di considerazioni politiche e commerciali quindi non necessariamente statistiche, stabiliscono quali siano le “emergenze” per la nostra sicurezza. Ecco allora che il terrorismo è da tempo imposto come il “top di gamma” delle emergenze o almeno questa è la percezione di esso che ci viene fornita. “…Siamo sotto attacco!…” ci viene detto, ma è proprio così? I dati in realtà non ci parlano di “emergenza” ma di tragici eventi marginali per quanto simbolicamente rilevanti. La paura collettiva che ne scaturisce è però legata alla percezione della minaccia e questa […]