Dall’Austria a Landini scappando dalla guerra. Leggo sul Manifesto di qualche giorno fa un appello affinché si organizzi una manifestazione transnazionale al confine tra Italia e Austria per forzare quel paese a cambiare idea circa la politica di chiusura delle frontiere. Premetto che tutto quanto l’appello è condivisibile, così come l’idea della manifestazione, ma francamente continuo a nutrire sempre più dubbi sull’impostazione umanitaria della sinistra che parla di accoglienza spesso senza quella profondità di analisi che è fondamentale per comprendere il presente. L’Austria, per come è costruito l’appello, appare come il concentrato delle peggiori contraddizioni europee in tema di accoglienza e il capro espiatorio del legittimo e condivisibile spirito umanitario che ci caratterizza. Ma davvero L’Austria è così cattiva? L’Austria è un paese neutrale, anzi ha inserito il concetto di neutralità eterna nella sua costituzione, non ha partecipato a nessuna delle guerre d’aggressione euro-atlantiche che hanno sconvolto e destabilizzato medio oriente e mediterraneo; si propone come centro propulsore per il disarmo nucleare e come sede per dirimere i casini creati ad arte anche dai soci della Nato; non ha imprese “multinazionali di bandiera” lontanamente paragonabili a quelle di altri paesi che si rendono responsabili di rapine sistematiche verso altri popoli […]