Ho ricevuto questa presa di posizione di Gianni Tasselli, cooperatore reggiano, che mi pare più che condivisibile. Credo anche sia l’unica presa di posizione di un responsabile di partito sulla vicenda della “capitalistizzazione” delle banche popolari. Che non saranno un bastione del socialismo mutualista, men che meno di quello sovietico, ma sono pur sempre una forma cooperativa. En passant, mi pare il caso di rilevare la differenza sostanziale, per non dire la netta contraddizione, tra la presa di posizione di Lusetti, a nome dell’ACI (contrarietà alla proposta governativa e caso mai stimolo al momento della cooperazione di credito a cambiare sulle sue gambe) e quella di Cimbri, ad di Unipol, che invece è favorevole. Contraddizioni in seno al popolo, si sarebbe detto un tempo. Le mani violente del Pd sulla banche popolari. Quegli inquietanti precedenti nel periodo fascista Tanti anni di tentativi infruttuosi di assalto alle banche popolari e alle banche cooperative oggi coloro che dovrebbero difenderle le distruggono. Il Partito Democratico smentisce ancora una volta se stesso abolendo per decreto il principio “una testa un voto”. Neanche il governo Berlusconi osò tanto quando si trattò di discutere la legge voluta da D’Alema per trasformare le cooperative in Società per […]