25 Settembre 2013

Il sindaco doganiere e la svastica

E poi si arrabbiano se li chiami nazileghisti (Come faccio io. Chiamarli, of course). Ovviamente ognuno di loro, preso singolarmente, è un bravo ragazzo. Salvo sparare cazzate a raffica, e mi si scuserà se uso questo linguaggio paludato ed accademico. Secondo il quotidiano che fu degli agrari combattuti da Angelo Galante “Ciliti” e da Pier Paolo Pasolini (chi non sa di cosa si discorra, corra subito a leggere “Il sogno di una cosa” dell’autore casarsese), il sindaco nazileghista-buono di Porcia (la colpa è sempre di chi sta in alto e pervertisce questi giovani virgulti, che non si sa perché non siano restati a casa a giocare con i soldatini …) avrebbe dichiarato che la svastica sarebbe stata sdonagata… come la falce e martello. Beata innocenza! A quando la rivalutazione della funzione igienica della camere a gas, della razionalità logistica dei forni crematori, della efficienza produttiva dei milioni di schiavi della macchina produttiva nazista, dell’ammirevole capacità operativa in-tempo-reale delle fucilazioni degli Einsatzcommando ? Al sindaco di Porcia (dal quale ci si auspicherebbe una smentita, ma in realtà senza crederci poi mica tanto) ricordiamo che la falce-e-martello era un simbolo mobilitante milioni di partigiani comunisti in tutto il pianeta, dalla Norvegia al […]